martedì 10 luglio 2007

Vocabolario Sanroccano di Fulvia

Una gentilissima lettrice di Monsummano Terme on line, Fulvia, mi ha gentilmente mandato via mail un piccolo estratto di alcune tipiche parole sentite a San Rocco (Larciano), ho aggiunto le varianti cintolesare a me note :)

^_^ mi sto sempre più rendendo conto che forse sarebbe stato meglio non individuare il blog col solo nome di Monsummano, ma non mi aspettavo tutta questa collaborazione! Grazie quindi ai vicini Larcianesi e a tutti quelli che seguono queste pagine web e collaborano a renderle vive e interessanti.

FARE LA MARIACCIA / ESSERE UNA MARIACCIA = donna furba ed evidentemente falsa che si nasconde dietro un comportamento di persona innocente, docile, umile, remissiva, buona e comprensiva (una specie di Madonnina, insomma)

A CICC’E ‘CCILIEGIA (A CICCIA E CILIEGIA) = valutare, considerare le cose molto grossolanamente

CARRETTIN DELLA SANT’INFANZIA = accozzaglia di oggetti o anche di persone le più eterogenee e buffe, ridicole (detto della generazione larcianese del dopoguerra).

LUPEGGIARE = essere insistenti e ossessivi con qualcuno

AVERE LA BOTTEGA APERTA = avere la cerniera dei pantaloni aperta

RIMETTERCI IL RANNO E IL SAPONE = perdere su tutti i fronti

BRINDELLONE = uomo alto e vestito disordinatamente
A Cintolese detto anche BRENDANO

CEPPATELLO = persona poco furba e poco intelligente

AMMOSCARSI = accorgersi di qualcosa

SFALOMBRARE = dare segni di iniziali problemi di mente

ALLEGORIRE = sensazione che dà un liquido agro sui denti
A Cintolese: ALLEGARE

FAR LE NOZZE CO’ FII ( CON I FICHI) SECCHI = pretendere tanto con poca spesa o sacrificio
(a Pistoia l'ho sentito usare anche con il significato di aver ottenuto tanto con poca spesa)

BOCCALONE = persona che parla a vanvera

CHIUINO = persona insignificante

ESSERE INDIETRO COME LA MARTINICCA = essere arretrati, all'antica
A Cintolese si dice INDIETRO COME LA MARTINICCA

PENERONA = donna vestita disordinatamente e scarmigliata

RUMARE = cercare qualcosa tra diversi oggetti

ARBANO = essere strani, lunatici, volubili
A Cintolese detto anche ARBASTRO (esse come in Scienza)

ABBATANìO = sgradevolissimo forte rumore

BULIARSI = muoversi

CRISSARE = pensare fissando nel vuoto

ANDARE VIA RANDA RANDA = passare scantonando

EMOLO = persona alquanto insistente

INCICCIARE = bruciare

SCHIZZAPISCIO = bimbo/a piccolo/a sempre in movimento
A Cintolese detto anche SALTABECCO/A

CANDELA = muco che scende dal naso senza controllo

Ovviamente, un grazie particolare a Fulvia che mi ha inviato tutte queste fantastiche parole. Vedrò di trovare un modo, come qualcuno dei commenti già suggeriva, di fare una specie di wiki dei termini finora trovati -anche nei vostri commenti- e di quelli che verranno se la cosa vi sembra carina :)
Avevo pensato di inserire quelli inviati da Fulvia in questa futura raccolta ma erano troppo belle e ho pensato, intanto, di pubblicarle subito.

31 commenti:

Elena Barni ha detto...

Ma cos'è il ranno? E cosa vuol dire randa?
E si dice àrbano o arbàno? Perchè in "cintolesano" con ARBASTRO l'accendo cade sulla seconda sillaba (ovviamente dal fondo ma in questo caso è indifferente) e quindi arbàstro, è uguale per arbano?

Elena Barni ha detto...

Nella giornata del 10 luglio (2007) il blog ha raggiunto le 92 visite :) grazie a tutti!

Elena Barni ha detto...

Mi sono informata da nonna ^_^ alors:
"il RANNO è l'acqua SAPONOSA fatta passare dal CENERONE con la CENERE SOPRA" quando prima della lavatrice e delle MASSAIE (grosse pentole dotate di un particolare dispositivo di scorrimento dell'acqua in cui venivano bolliti i lenzuoli)i lenzuoli (lenzoli) si lavavano nella CONCA.
Ho scoperto anche di avere un'autentica conca da bucato a casa e allora eccone una foto: http://farm2.static.flickr.com/1277/775324485_60ad9f047b_m.jpg (anche se ora ci stanno dentro dei fiori è proprio l'originale con cui la mia bisnonna faceva il bucato dei lenzuoli) e vi lascio anche il link del particolare "buco" da cui facevano uscire, per poi riutilizzarlo, il ranno: http://farm2.static.flickr.com/1277/775324485_60ad9f047b_m.jpg

"la MARTINICCA DEL BARROCCIO" invece dovrebbe essere il freno del carretto, che come tutti sanno da queste parti si chiama BARROCCIO.

Anonimo ha detto...

A proposito di CONCA, volevo ricordare l'espressione FARE CONCA, con il significato di riscontrare una notevole concentrazione di qualcosa, con particolare riferimento a personaggi dalle caratteristiche singolari (es.: "volevi le bàllere? Qui ci fa conca!").
Non mi ricordo se è già stato menzionato arrucignolàto (che si traduce male ma suppergiù è avvoltolato e spiegazzato malamente) mentre oltre a acciabordare menzionato da Sajy io uso sciambrottare
Inoltre ora mi sovviene che "la mi' nonna" quando mi svegliava, mi diceva spesso Bùriati, ma non sono sicuro se intendeva "svègliati" oppure "datti una mossa".
E ancora, mi viene in mente "siamo alle porte co' (coi) sassi" con il significato di essere in prossimità di un particolare evento.
Infine mi ricordo altri due appellativi di quand'ero un niño: troncaseggiole per i bambini di corporatura più robusta e troncapettini per quelli dalla chioma più folta; ah, già quest'ultimo proprio al volo: scarduffare (scompligliare i capelli)
Via giù, bisognerà che mi metta a lavora' un popoìno acciderba a questo 3d!
Ciao

Elena Barni ha detto...

Sì è vero è vero! Io sono sempre stata una TRONCAPETTINI perchè i miei capelli sono difficili da SCATRICCHIARE (nell'accezione di "dirimere nodi")

Elena Barni ha detto...

Penso che "BùRIATI" sia una variante di "BULIATI" che significa muoviti ^_^ (cosa che io ho appreso solo attraverso l'elenco di Fulvia nonostante l'avessi sentita dire da qualche signora vicina di casa...)

Anonimo ha detto...

che post carino! :D
la candela ahahahaha!!!!
però nn so se ti perdonerò perkè nn vieni a cena stasera..ecco.

Anonimo ha detto...

Allora continuiamo su questo post?
Io invece di chionzo uso pionzo per indicare una persona dai movimenti goffi e impacciati. Una cimbràccola è una bambina che si atteggia a donna adulta o comunque che fa la civetta, mentre una ciaccìna è una bambina molto curiosa oppure un po' pettegola; olócco è un tizio che ti guarda in modo fisso ed inespressivo; spesso ho sentito chiamare la pianta di alloro "orbào".
Mi piace l'estate perché d'inverno fa un freddo che si zìzzola (qualcuno potrebbe dire "Che leppa!", però quando è troppo caldo qualcuno "puzza che avèlla".
Ora vi lascio così vedo di andare un po' fuori perché sono "bianco come le vécce"!

Elena Barni ha detto...

Sara...se qst sera venivo anche alla cena mi raccattavano col cucchiaino sotto un tavolino (e ho fatto anche la rima) ^_^ e grazie per i complimenti al post! Stiamo pensando di fare un wiki...se ci riusciamo!
Ma nel mentre mi sono venute in mente ancora altre parole:

SETTEMBRINO/A: detto di persona di poco valore. Si dice "settembrino" dal sarello che nasceva in Padule a settembre, non forte e bello come quello precedente e quindi di poco valore
Questa parola me l'ha segnalata mio padre :) Massimo

e nonna invece segnala ERBI o (ancora meglio) GALLONZOLI per indicare le rape

Elena Barni ha detto...

è vero è vero! d'inverno fa un freddo che si zizzola! E pensa che io a Bologna c'ho messo tre anni per convincermi che ZIZZOLARE non è un verbo della lingua italiana corrente (e "corretta") ma è bello, rende troppo l'idea di uno che trema e batte i denti.

Anonimo ha detto...

Acciderba a vvoi!

Oh, undo siete iti a rifinì a scrive! Leggete questo componimento!

"Mi sento un pò TARABARALLA (=poco bene) oggi, mi sa che sono anche un pò NIFITO (=nervoso, non sereno), mi sono AMMOSCATO di una cosa(=sospetto che):mi sa che qualcuno è BECCO (non ce n'è bisogno, immagino, ma= cornuto)!"

Sul contenuto sorvoliamo... però secondo me un non-valdinievolino ci capisce il giusto di un discorso così.

Anonimo ha detto...

Mi sto rovinando la vita a pensare a questa cosa delle parole "nostrane"!!
Smazzare oppure smaialare che significano entrambi cadere in modo plateale; intrampolare per inciampare. La bòzza è una pozzanghera piuttosto grande, mentre il bòzzo è più un piccolo laghetto, magari di acqua stagnante (a volte anche con riferimento scherzoso al nostro litorale); lì vicino c'è sicuramente un po' di mòta (sinonimo di fango ma volete mettere come suona meglio smotarsi). Il cialìo è un brusìo incessante e penetrante; lo staccìno è un piccolo setaccio di solito per farine.
Passare sotto il noce, usato per avvisare i bambini di una punizione corporea imminente; poi come non ricordare il colorito e minaccioso "Ora ti càa la Befana!".
Alcune parole buffe che ho sentito solo nel pistoiese: "piro" per pitoro; bedo per ammaccatura (bozzo); pito o pitìno per una piccola crocchia di capelli. Sempre nel pistoiese ho sentito dire "sei ai bianconi?" quando uno non ce la fa più dal sonno, mentre per i bambini più piccoli che stanno per addormentarsi ho sentito talvolta dire che "arrivano i pisani!".
Ma questo probabilmente è off topic (o almeno off limits)!
Ciao

Elena Barni ha detto...

Mmmm...a casa mia si usa NIFIDO (con la D) per indicare una persona poco affabile, anzi pure un po' maligna (tanto che nel mio gruppo, in particolare, lo accompagnamo con "bastardo" in "è veramente nifido e bastardo")...poi non mi ricordo più se vi avevo detto di FIGURA CACINA ^_^' ma forse sì...

Elena Barni ha detto...

Questa notte ho sognato di veder LAMPANEGGIARE (anche se non so se sia una parola soltanto di queste zone) ma invece che un temporale ha cominciato solo a SPRIZZINARE (pioggierellina da poco).

Poi mi sono ricordata di tutte le volte che di ritorno da lavoro nonno diceva "oimmenah come sono STRACCO" (stanco)e di quando se la prendeva perchè ci mettevo troppo a finire di mangiare (o avevo poca fame e per quello ci mettevo tanto a mangiare) dicendomi "QUEL MANGIA' TI CRESCE NEL PIATTO"

infine, nessuno di voi usa la parola GROPPONE? (penso sia corretta anche in italiano, controllerò sul vocabolario) "DIEQUA" (indica "da queste parti") da tale termine derivano anche INGROPPONITO o RINGROPPONITO (un po' come ringobbito ma invece di essere una cosa permanente solitamente è momentanea, quindi tipica di chi assume postura ringobbita o RINGOBBONITA).

E poi, ultimissima cosa, ma lo dico solo io o è un "male diffuso" dire NON TU + VERBO? Perchè quando studiavo a Bologna i miei amici ridevano del fatto che dicessi UN (non) T'AGITARE invece che "tu non ti agitare"...io mi difendevo dicendo che il "non" a inizio frase esaltava la negazione ^_^'

E poi, infinito dei verbi sempre tronco, esempio: non "bere" ma be', non mangiare ma MANGIA', eccezione per andare che fa IRE (e al passato prossimo IO SONO ITO, TU SEI ITO...)

PIGLIARE LA IRE, invece è una locuzione come "prendere il via" a fare una certa cosa

INVIATI o, ancora meglio, ANVIATI si dice, invece, per richiedere all'altro di incamminarsi "INIZIA A ANVIATTI CHE RIVO" è come dire "incamminati che adesso vengo pure io"

SaraB. ha detto...

Ahhh..STRACCO!!Sì sì,lo dice sempre Paolo quando torna da lavorare.
La mì nonna dice sempre"Non lo buttare via Sarina,SERBALO!"che viene dal verbo ASSERBARE che dovrebbe essere italiano ma mi fa tanto ridere.
DIEQUA ma anche DIESSU' e DIEGGIU' e il pallone che prende "LA SCESA"?Per dire la discesa!
"VA PAR CHE TORNI"si usa in riferimento a qualcuno che cammina lento e sembra sempre spossato.

Anonimo ha detto...

Con riferimento al tuo ultimo post, NON TU VVORRAI MI'A DI' CHE NOARTRI 'UN SI PARLA COME SI MANGIA ?!

Elena Barni ha detto...

CIUO MAGGESE o, a Larciano CIUO DI BROZZI (località vicino al Cimitero di Larciano Castello) per indicare una persona particolarmente dura di comprendonio

BAIOCCO: termine usato, sempre a Larciano, per indicare una persona CHIOCCOLINA ^_^'

Anonimo ha detto...

DOPODOMANILALTRO, per indicare il giorno successivo a dopo domani.

Anonimo ha detto...

sbardòla : in italiano significa fuoco che divampa

Elena Barni ha detto...

VERRONE/A detto di persona coi denti particolarmente sporgenti

Anonimo ha detto...

trinchesvaine : termine probabilmente coniato in tempo di guerra dal tedesco "drinken wein" che significa letteralmente bere vino e da noi (Larciano) usato per definire burlescamente qualcuno come amante del bere

Anonimo ha detto...

Zaffata significa folata di puzzo ma anche di profumo che colpisce violentemente le narici;
con
Riségola si intende una fessura o uno spazio strettissimo tra due cose;
infine
Abbriccolarsi vuol dire appigliarsi a qualcosa per tentare un'arrampicata

Elena Barni ha detto...

INFUNGHIRE o FUNGHIRE, cioè ammuffire (da cui il sostantivo FUNGA che sta per "muffa" e anche FUNGHINO o INFUNGHITO "ammiffito"

E per IlCastelloRomano ;) anche qui si usa SCHIOPPETTATA per "colpo di fucile"

Anonimo ha detto...

Troppo bella questa rubrica. Continua così!:-**

Elena Barni ha detto...

^_^ grazie millissime :)***

Elena Barni ha detto...

PUNTO/I che sta per "per niente" o anche "nessuno"

es: - TI PIACE IL MIO NUOVO VESTITO?
-PUNTO

o anche "UNMI GARBA PUNTO" (sarebbe a dire: "non mi piace per niente")

altro es: -QUANTI SOLDI HAI IN TASCA?
-PUNTI (qui sta per: nessuno)

Anonimo ha detto...

Guarda Elena, io stavo aspettando la pubblicazione del wiki prima di mandarti altre parole; ma che vuoi me ne sono venute in mente alcune che proprio non ce la faccio ad aspettare
PIDOCCHIO RIUNTO = si dice di uno che è passato dalla miseria alla ricchezza ma il cui comportamento lascia molto a desiderare in termini di signorilità
ZIGANA = gruppo di persone, famiglia, compagnia caratterizzati dalla scarsa affidabilità, poco positivi
SCORBACCHIARE = rimproverare
STRIBUìTO = rachitico, fisico "poco bestiale"
TéGA = tipo puntiglioso
SPELLUZZI'ARE = mangiare pochissimo piluccando qua e là
...
alla prossima

Elena Barni ha detto...

Fulvia, hai fatto proprio bene! Le altre parole sul file di word le ho ancora sul pc, perchè ormai volevo metterle direttamente sul wiki.

A me è venuto in mente anche GNUDO o IGNUDO per "nudo" ma mi sa che si usa in tutta la toscana :)

Unknown ha detto...

Gnudo com'un bào, appunto... con queste 'ardane!

Lo dite anche voi geba per indicare una testa parecchio grossa?

Elena Barni ha detto...

SBRANO: ferita o strappo SBRANATO/A è l'aggettivo SBRANARE il verbo che, oltre che significare, come in italiano qualcosa di simile a "divorare con ferocia", da queste parti significa anche "strappare"

Anonimo ha detto...

io sapevo TIRATO COME UNA MARTINICCA
che appunto è un freno, e sta a significare di persona taccagna, tirchia... ganzo questo abbecedario :P